Emma Watson, in un discorso alle Nazioni Unite in occasione del lancio della campagna “HeForShe”, ha affermato: “Non si parla spesso degli stereotipi di genere che imprigionano gli uomini ma so che esistono e quando se ne libereranno, come naturale conseguenza cambieranno le cose per le donne. Se gli uomini non dovranno essere aggressivi per essere accettati, le donne non si sentiranno costrette ad essere remissive. Se gli uomini non dovranno esercitare il controllo, le donne non dovranno essere controllate. Uomini e donne dovrebbero entrambi sentirsi liberi di essere sensibili. Entrambi dovrebbero sentirsi liberi di essere forti”.
Quali sono questi stereotipi che imprigionano l’uomo da secoli, e lo condizionano nella propria attività al di là di quello che è il suo sentire e di quelli che sono i suoi veri desideri?
- L’obbligo della forza: ogni volta che c’è qualcosa di pesante da spostare, o trasportare, come scatoloni, confezioni, mobili, buste della spesa, rifiuti ingombranti, tocca all’uomo. Si suppone che essendo una attività di bruta manovalanza dove conta solo la superiore capacità fisica, sia il maschio a dover faticare. Ma ormai nessuno passa le giornate a cacciare nelle foreste, ed il rischio di perdere la propria battaglia contro il peso dell’oggetto è alto. Sotto questo punto di vista la parità dei sessi è più vicina di quanto si pensi.
- L’obbligo della cortesia cavalleresca: dare precedenza alla volontà della controparte femminile è visto come un obbligo sociale inculcato fin dalla nascita. Offrirsi di fare qualcosa per o al posto di una donna, prestarsi ad aiutarla, rispettare la sua volontà quando si guarda qualcosa in televisione, si ascolta qualcosa alla radio, si programmano la giornata, le vacanze, le uscite, le cene; cedere il proprio posto o il proprio cibo sono azioni considerate naturali ma che riversano una insana luce di inferiorità sulla “femmina”. Per una reale parità dei sessi e per non indurre il maschio a ricercare disperatamente la solitudine o la compagnia dei soli amici maschi questa cortesia andrebbe abolita a favore di un rapporto schietto e sincero.
- L’obbligo di sapere come funzionano le cose. Dall’uomo si pretende che sia un appassionato di tecnica, che conosca tutto di alcuni argomenti come le automobili, gli elettrodomestici, l’elettricità, l’idraulica, e che sappia riparare gli oggetti che si rompono. Ma la specializzazione del mondo contemporaneo ha fatto sì che ci siano professionisti capaci, nel proprio settore di competenza, di aggiustare i danni, e che le persone lavorino per riuscire a pagarli, senza dover intervenire direttamente. Un uomo deve poter non sapere come è fatto e come funziona un motore, cosa sono i cavalli e la cilindrata, come si cambia una gomma, come si cambia una lampadina, come si aggiusta il rubinetto, o lo scarico del lavandino che non tira più, come sistemare il trasformatore o cambiare la spina di un apparecchio elettrico. Deve essere un diritto acquisito l’orrore per lo sporco di olio e grasso, per le ferramenta e per i megastore di bricolage.
- L’obbligo di essere “l’uomo di casa”: tenere in ordine e in salute l’infrastruttura materiale, l’orto ed il giardino. Non tutti sono entusiasti di devastarsi il fisico nel cementare, costruire con i mattoni, posare le piastrelle; o zappare, vangare,seminare, raccogliere i frutti della terra. Né di tagliare l’erba, rastrellare le foglie, potare le piante, innaffiare. Per alcuni questo è un incubo, peggiore forse di andare a teatro o vedere un balletto, quasi paragonabile a fare shopping.
- L’obbligo dell’aggressività. Essere maschi alfa e proteggere le donne del gruppo dalle avances e dalle offese degli elementi estranei. Fare a botte, mostrare i muscoli, aggredire verbalmente, guardare male, mettere a repentaglio la propria incolumità ed integrità fisica per il senso dell’onore fa parte di una mentalità superata; si può concedere ad un uomo nel 2000 di essere timido e nascondersi o chinare il capo di fronte alle offese ed all’aggressione di un estraneo, soprattutto se non rivolte direttamente al soggetto interessato.
- L’obbligo della munificenza: offrire da bere e da mangiare agli individui femminili in occasione di uscite comuni, essere prodighi di regali in occasioni di incontri o appuntamenti. Tirare fuori i soldi dalle tasche fa sempre male, un dolore psichico e fisico che può debilitare per diversi giorni; la consapevolezza della parità tra i sessi e della divisione del conto in parti uguali regala grande serenità ed aumenta la voglia di condivisione dei momenti mondani. Addirittura la gratificazione di essere spesati di tutto da una donna può portare ad un affetto illimitato ed a una riconoscenza imperitura verso la “femmina”.
Mi trovo quindi a rivendicare la parità tra i sessi, ma soprattutto il diritto dell’uomo all’inettitudine totale, sia sociale che pratica. Lo faccio in questo modesto blog, con la speranza di poter ribadire anche io questi concetti, un giorno, di fronte all’assemblea delle Nazioni Unite.